Nella nuova raccolta di racconti, pubblicata da Biblion Edizioni, un gruppo di autori emergenti prova a disubbidire alle regole, ad affrontare il buio e l’oscurità fuori dal rifugio domestico.
«Mi raccomando, prima del tramonto devi essere a casa, non vorrai farti rapire nel buio dall’uomo nero!» Qualsiasi bambino si sarà sentito ripetere innumerevoli volte questa raccomandazione. E anche i più spavaldi, trovandosi all’improvviso nel buio della notte, senza confessarlo a nessuno, avranno sentito un formicolio inquietante e si saranno avvolti più stretti intorno alle calde e sicure coperte del letto di casa, come a creare una barriera che li rendesse invisibili e inattaccabili da qualsiasi mostro potesse aggirarsi nell’oscurità.
Quando però lo stare in casa diventa costrizione, quando tutti i paradigmi umani e i rapporti sociali si ribaltano, anche i legami familiari rischiano di sfaldarsi, di rivelare crepe e insicurezze striscianti all’interno delle mura domestiche. Così, anche i bambini più timidi si ritrovano costretti a fronteggiare le loro peggiori paure, a farsi trovare, inermi e incoscienti, nel buio della notte, senza più una guida, senza più un riferimento. Quali avventure dovranno allora affrontare, quali scelte dovranno compiere per sopravvivere nelle strade cittadine, lusinghiere e ingannevoli, nei meandri più profondi della città, oppure semplicemente tra gli aperti sentieri di un paesaggio costiero, o ancora tra le giostre cigolanti e sinistre di un lunapark?
Forse, la consapevolezza di dover vagare senza sapere dove dirigersi, senza più una mèta sicura verso cui tendere per ritrovarsi al sicuro, forse ecco: sarà proprio questa la spinta a lasciarsi trasportare dagli eventi, ad aprirsi al mondo fuori senza paura di farsi più male e di mostrare le proprie cicatrici, scavando in profondità dentro se stessi per conoscersi, finalmente, non più bambini ma adulti, non più innocenti, ma consapevoli del proprio dolore come anche della propria forza.
«Il piccolo leggeva. Lo zaino lercio sotto la nuca e la coperta tirata fino al mento. Uno dei coccodrilli aveva la bocca spalancata sulla sua, lì lì per inghiottirlo. Leggeva ad alta voce un libro per bambini. Intorno, la cenere dei fuochi aveva ricoperto tutto, rendendo più lontani anche i ricordi. Il quadretto con la foto di mamma, un coniglio di peluche senza un occhio. Resti di un tempo che non esisteva più».
Dal racconto di Gianluca Herold, Là fuori.
“Giovani scrittori IULM” è un progetto editoriale che sollecita la scrittura creativa e il talento di studenti e laureati dell’Università IULM. La collana è nata nel 2007 dalla collaborazione di un gruppo di giovani con il loro professore di letteratura, Paolo Giovannetti. Ogni anno è definito un tema e sono selezionati i migliori fra i racconti presentati.