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FIAP ‒ Federazione Italiana Associazioni Partigiane, perseguendo lo scopo di restituire una rappresentazione fedele della complessità delle vicende della Seconda guerra mondiale in Italia nonché della pluralità delle forze che intervennero nella guerra di Liberazione dal nazifascismo, con questo volume prosegue l’approfondimento dei rapporti tra Alleati e Resistenza.
Punto di partenza della pubblicazione è dunque la riedizione del Quaderno della FIAP n. 34 Intelligence. Propaganda, missioni e «operazioni speciali» degli Alleati in Italia, dato alle stampe nel 1979 e da tempo esaurito. Il Quaderno, a cura di Lamberto Mercuri, comprende testi di Max Salvadori e Roger N. Absalom, nonché una selezione di documenti d’archivio e testimonianze al tempo inedite in Italia, cui abbiamo affiancato dei saggi storiograficamente aggiornati, utili a delineare un quadro insieme di contesto e interpretativo, includendo nell’analisi, oltre alle attività di intelligence propriamente dette, la dimensione della propaganda e dei rapporti con la popolazione, ossia le azioni rivolte a condizionare l’opinione pubblica e i loro esiti.
Mario Avagliano nel suo scritto ripercorre quindi le dinamiche dell’interazione tra Alleati e civilinell’Italia meridionale e centrale dallo sbarco in Sicilia al 25 aprile, dall’accoglienza trionfale che esprime l’iniziale euforia popolare, al dilagare degli eccessi da parte delle truppe alleate, tra ubriachezza, aggressioni, stupri, rapine, furti e risse, per non dire del fenomeno del mercato nero: un rapporto contrastato, quello con gli Alleati, in cui non mancarono coloro che trassero beneficio personale dai numerosi traffici leciti o illeciti, o persino sincere storie d’amore coronate dal matrimonio, sullo sfondo però di un diffuso degrado morale dominato dalla delinquenza minorile e dalla prostituzione.
La difficile situazione della popolazione civile nell’Italia liberata è affrontata anche da Silvia Cassamagnaghi, che concentra la propria attenzione in particolare sulla condizione femminile e sull’esercizio della prostituzione nelle zone di occupazione e al seguito dei soldati alleati, da Napoli a Roma, da Livorno a Pisa e Firenze.
L’impatto propagandistico delle azioni a tutela del patrimonio storico-artistico italiano affidate ai Monuments men, ovvero i membri della Sottocommissione alleata Monuments, Fine Arts and Archives, è l’argomento che Alice Leone sviluppa nel suo saggio, nel quale tra l’altro ricorda l’importanza della Mostra dei capolavori della pittura europea dei secoli XV-XVII, allestita nelle sale al piano nobile di Palazzo Venezia, compreso quello che era stato lo studio di Mussolini.
Giuseppe Sircana ripercorre invece la biografia di Raffaele Cadorna, il «generale dei partigiani», prestigioso esponente del Regio Esercito di provata fede antifascista, paracadutato nell’Italia settentrionale su invito del CLN Alta Italia l’11 agosto 1944, nel momento in cui era necessario avviare una nuova fase della guerra di Liberazione.
Francesco Scomazzon, tratteggiando il profilo di Guido Bustelli e l’attività del “Bureau” di cui fu responsabile, allestito dall’esercito elvetico a Lugano dopo lo scoppio della guerra con lo scopo di raccogliere informazioni lungo il confine con l’Italia, introduce la prospettiva svizzera sui rapporti tra Alleati e Resistenza.
Andrea Vento, infine, afferma come si possa ormai parlare di “guerre” di Liberazione in Italia nel biennio 1943-1945, al plurale: nei 20 mesi della guerra di Liberazione, la Penisola divenne un grande sanctuary a cielo aperto per spie e agenti di influenza, stranieri o italiani, e non meno significativa fu l’opera di propaganda, ma anche di controinformazione e disinformazione, condotta dai media delle parti coinvolte.
Completa il volume l’originale percorso didattico di Alice Leone, La propaganda, utile supporto per gli insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado.

Roberta Cairoli (Como, 1973) ha conseguito il dottorato di ricerca in Società europea e vita internazionale nell’età moderna e contemporanea presso l’Università degli Studi di Milano. Si occupa di storia delle donne e di genere, di storia politica e di didattica della storia. È vicepresidente dell’Istituto di storia contemporanea “Pier Amato Perretta” di Como e membro del consiglio direttivo della FIAP nazionale. Tra le sue pubblicazioni: Dalla parte del nemico. Ausiliarie, delatrici e spie nella Repubblica sociale italiana. 1943-1945 (Milano, 2013).

Andrea Castagna (Merate, 1988) Laureato in Storia, ha conseguito un Master in Public History presso l’Università degli Studi di Milano e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Redattore editoriale, per FIAP ha coordinato i progetti Soldati italiani dopo il settembre 1943 (2020) e Agli albori della democrazia: la Repubblica dell’Ossola (2022).

Categorie: Novità