Non riesco a dormire
il buio mi spia
da dietro la finestra
Catapultandoci in un mondo kafkiano, il poeta spoglia la nostra anima e ci rende un ritratto di noi stessi autenticamente bestiale, permeato di emozioni indecifrabili in uno stato di veglia e di limpidezza. È nel buio più profondo che i sensi si acuiscono, nella nebbia più torbida che spicca grandiosa la nostra silhouette, nell’inverno più freddo che il primordiale “miracolo si è rinnovato nella nostra esistenza”. Un io che si frange e si ricompone, evadendo e rientrando negli spazi della propria coscienza, in un viaggio al centro della psiche, dove tutti gli specchi del cosmo riflettono la nostra inconfessabile nudità.
Claudio Morgan Baricelli è nato nel 1977 a Sesto San Giovanni. Ultraprecario, ha lavorato in ordine cronologico come: volantinista, manovale edile, lavapiatti, bracciante agricolo, aiuto imbianchino, rilevatore censuario, boscaiolo, prestatore di manodopera a giornata. Tra un orribile lavoro e l’altro, ha scritto di tutto, per lo più poesie e racconti brevi. Ha pubblicato dal 1997 poesie per Pulcino Elefante (I pensieri dell’ornitorinco, Pioggia nascente) e per Stampa Alternativa (Sgoccioli di logorrea, Sottopassaggi), alcuni racconti per la rivista “Confini” e articoli su varie riviste e giornali online (Claudio al cubo, L’ammazzamosche, Porti chiusi prigioni aperte). Firmava le sue opere con l’acronimo KMB. Ha recentemente scoperto che esso coincide con quello della “Compagnia degli autobus a motore della regione dei nove draghi” di Hong Kong, quindi ha deciso di usare il suo nome per esteso per autografare. I postumi operatori di un incidente gli hanno dato l’opportunità di dedicarsi a tempo pieno alla letteratura dal 2017.