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È sempre una questione di amore, si attraversino giorni limpidi o si elabori il lutto. Perché ci vuole più coraggio ad avere fiducia nelle radici profonde di un rapporto, a praticare la presenza piuttosto che l’assenza. È un esercizio costante, anch’esso pratica amorosa, percepire l’essere di chi abbiamo scelto nella nostra vita come ineludibile, oltrepassare le barriere del tempo e dello spazio. Nello scorrere dei versi, Francesca Ruth Brandes evidenzia che l’aura delle persone che non sono più con noi fisicamente, nonostante tutto, permane. Che la presenza è qualcosa di più complesso dell’essere tangibile. È una dimensione storica e affettiva che ci trasforma, giorno dopo giorno, ci rincuora e illumina cosa conti davvero.

Francesca Ruth Brandes vive e opera a Venezia. Giornalista e curatrice d’arte, ha scritto e condotto per RadioRai programmi di attualità culturale. Si è spesso occupata di tematiche ebraiche. Tra le pubblicazioni, si possono ricordare: Canto a più grida, Venezia, 2005; Piccole benedizioni, Padova, 2006; Tikkun, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2008; Trasporto, LietoColle, Faloppio, 2009; L’undicesimo giorno, LietoColle, Faloppio, 2012; Storie dal giardino, La Vita Felice, Milano, 2017. Nel 2020, insieme a Valter Arnaldo Esposito, ha pubblicato la raccolta di poesie E Viva! per Zacinto Edizioni.

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