Nuova uscita nella collana Saggi Biblion: Storia del costituirsi di un modo mentale. La prospettiva rinascimentale, di Renzo Beltrame.
La prospettiva oltre che un fatto di grande interesse per la storia delle arti visive, è un fenomeno tuttora radicato nella nostra vita quotidiana attraverso la fotografia, il cinema e la televisione, perché gli obiettivi impiegati nelle riprese ci danno spesso effetti riconducibili in tutto o in parte a delle prospettive lineari. Il saggio ripercorre la nascita della prospettiva moderna, con Filippo Brunelleschi nella Firenze del primo ’400, e la sua prima codificazione in un trattato, il De Pictura di Leon Battista Alberti. Due i punti di vista assunti: vi è un punto di vista storico, volto essenzialmente a ricostruire le due tavole prospettiche come prodotto di Brunelleschi. Un fatto che è studiato come irripetibile in quanto lo si pensa datato e legato a una particolare persona. Vi è poi un punto di vista scientifico che vede nella prospettiva rinascimentale un fatto cognitivo di cui si indaga la struttura e le modalità con le quali si è costituito e socializzato. L’accento è posto qui sui problemi, in parte comuni a ogni nuovo fatto cognitivo, in parte peculiari agli specifici costrutti mentali messi in gioco dalla prospettiva.
Renzo Beltrame, nasce a Milano, 11 dicembre 1934. Si laurea in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Milano nel luglio 1961, ottiene il diploma di Specializzazione in Ingegneria Nucleare, presso il medesimo istituto e consegue il diploma di Specializzazione in Storia dell’Arte Medioevale e Moderna, all’Università di Milano nell’aprile del 1974. Ha fatto parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche dal 1 luglio 1962 al 31 dicembre 2001, poi associato. Dagli ultimi anni di Università sino al 1967 ha partecipato a studi su un modello generale dell’attività mentale umana volto a individuare una catena di attività che porti al risultato proposto. Il lavoro svolto ha avuto come applicazioni: la partecipazione a un progetto di traduzione automatica delle lingue naturali, la presenza in un progetto di descrizione automatica inteso come studio dell’attività linguistica vista dal lato di chi parla e lo studio del rapporto arte-percezione visiva, in collaborazione con l’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università di Milano. Il nucleo iniziale del contenuto di questo libro, che propone per gli esperimenti di prospettiva del Brunelleschi un legame diretto tra rilievo dei raggi visivi e tracciato prospettico piuttosto che un disegno ricavato da pianta e profilo come proposto da Vasari, è un risultato di questo approccio allo studio del mentale.
