Il volume presenta l’originale esperienza della Cgtu (Confederazione generale unitaria del lavoro), un sindacato la cui cultura politica circola ancora nel presente. Fondata ufficialmente nel 1922 e confluita nella Cgt nel ’36, la Cgtu dedicò un’iniziativa specifica agli immigrati, la cui numerosissima presenza nel mercato del lavoro nella Francia fra le due guerre si impose all’attenzione di tutti i soggetti interessati: i governi, i prefetti, gli imprenditori e, naturalmente, i partiti e i sindacati. Già la Cgt aveva affrontato l’organizzazione dei migranti di lunga data, dagli italiani ai polacchi delle regioni minerarie agli ebrei russi del Pletz di Parigi, ma solo la Cgtu intraprese una organizzazione intersindacale permanente di tutte le comunità di lavoratori stranieri e coloniali, riuscendo a tradurre in risorse da spendere nei conflitti le forme di socialità tradizionali dei gruppi linguistici.
Maria Grazia Meriggi – già professoressa ordinaria di Storia contemporanea presso l’Università di Bergamo – è storica dei movimenti sociali e delle culture politiche dei mondi del lavoro del XIX e XX secolo in Europa, temi sui quali ha pubblicato numerose ricerche. Ha fatto parte del direttivo della SISLav (Società Italiana di Storia del Lavoro), che ha contribuito a fondare, e collabora con istituti di ricerca e riviste in Italia e in Francia. Per Biblion ha curato, con ampi saggi introduttivi: Un proletariato negato. Studio sulla situazione sociale ed economica degli operai ebrei di Leonty Soloweitschik e L’alimentazione dell’operaio russo prima e dopo la guerra di Elena O. Kabo.