“Laicità” ha molti significati. Ma in Bobbio uno è preminente: la laicità vuole garantire nello spazio pubblico comune una pluralità di credenze, di comportamenti e stili di vita, salvaguardando le libertà e i diritti degli individui.
Uno spazio pubblico, nel quale ciascuno possa esprimere convinzioni e credenze, nel pieno rispetto, anzi nella valorizzazione delle diversità di pensiero: in questo risiede la vera essenza della laicità di Norberto Bobbio, che difendeva la libertà della ricerca, la libertà religiosa e politica, la tolleranza delle idee e la fiducia nel dibattito, laddove condotto con argomentazioni razionali, con il fine ultimo di incontrarsi, nel significato etimologico di muoversi lungo traiettorie diverse, ma convergenti verso un obiettivo comune, cioè sui problemi di tutti.
Partendo dall’analisi degli scritti giovanili di Norberto Bobbio, ancora legati alla teoria della persona e agli inizi fenomenologici e di critica dell’esistenzialismo in un’attività filosofica che Bobbio stesso considera la sua “preistoria”, e proponendo un nucleo di testi poco noti o inediti, Cesare Pianciola ripercorre i significati molteplici dello spirito laico in Bobbio, le cui variegate sfumature si armonizzano in un ritratto complessivo dai contorni ben definiti attorno all’idea di laicità come lotta contro ogni forma d’intolleranza e di dogmatismo.
Cesare Pianciola (Torino, 1939) è stato assistente presso la cattedra di Filosofia della storia all’Università di Torino e ha insegnato storia e filosofia nella Secondaria superiore. È membro del Consiglio direttivo del Centro studi Piero Gobetti di Torino e del Comitato editoriale de “L’indice dei libri del mese”. Tra i suoi libri: Piero Gobetti. Biografia per immagini (2001); Il marxismo militante di Raniero Panzieri (2014); La guerra d’Algeria e il «Manifesto dei 121» (2017); Marxismo (2019). Ha curato con Franco Sbarberi la raccolta di inediti di Norberto Bobbio, Scritti su Marx. Dialettica, stato, società civile (2014) e con Giuseppe Cambiano, Esistenza, ragione, storia. Pietro Chiodi 1915-1970 (2017).
