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Nuova uscita nella collana Il debol parere: Per una nuova vita del popolo italiano. Modelli e forme nel Canzoniere italiano di Pier Paolo Pasolini, a cura di Elena Felicani, Rita Fresu e Giuseppe Polimeni.

Nel novembre del 1955 per i tipi di Guanda, tra i libri della prestigiosa collezione “La Fenice”, Pier Paolo Pasolini pubblica il Canzoniere italiano. Antologia della poesia popolare che, con le sue 441 pagine e i 790 testi selezionati, rappresenta uno dei più ampi e complessi repertori della poesia popolare in Italia. A distanza di quasi settant’anni, questo volume, in cui si raccolgono gli atti del Convegno «Per una nuova vita del popolo italiano». Modelli e forme nel Canzoniere italiano di Pier Paolo Pasolini (1955), tenutosi a Milano il 4 maggio 2022, vuole essere un invito a riaprire quel libro, per storicizzarlo e per coglierne gli spunti di indagine e la complessità dell’approccio, tutt’altro che semplificatorio, con cui Pasolini ha avvicinato e cercato di comprendere una tradizione effettiva. Il Canzoniere italiano ci appare oggi come opera da leggersi per una rinnovata «discussione di idee», nella ragione profonda di un’operazione di recupero che coinvolge la definizione di poesia “del popolo”, il rapporto tra la lingua e i dialetti e l’interazione dei dialetti tra loro.

Elena Felicani è assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Milano, nell’ambito del progetto PRIN 2020 “GeoStoGrammIt” (Geografia e Storia delle Grammatiche dell’Italiano). Rientrano fra i suoi interessi di ricerca la lingua dell’Ottocento, la grammaticografia, la lessicografia, la lingua delle corrispondenze epistolari.

Rita Fresu insegna Linguistica italiana e Storia della lingua italiana presso l’Università degli Studi di Cagliari. Si occupa di processi di italianizzazione, di educazione linguistica (specialmente in prospettiva diacronica), di lingua della paraletteratura, di scritture religiose. Per il triennio 2022-2025 coordina l’ASLI Scuola.

Giuseppe Polimeni insegna Storia della lingua italiana presso l’Università degli Studi di Milano. Si è occupato di storia della formazione linguistica, rivolgendo particolare attenzione alle dinamiche di acquisizione dell’italiano tra Ottocento e Novecento. Con Silvia Morgana e Massimo Prada dirige la rivista “Italiano LinguaDue”.

Categorie: Novità