Nuova uscita nella collana Saggi Biblion: Prosa in prosa e dintorni. Otto scritti militanti, 2009-2021, di Paolo Giovannetti.
Nel 2009, nella collana «fuoriformato» dell’editore Le lettere, usciva un volume intitolato Prosa in prosa, che allineava testi di sei autori appartenenti alla cosiddetta area “di ricerca”. La prefazione che Paolo Giovannetti scrisse per quell’occasione inaugurò un dibattito intorno alla cosa volutamente ambigua – anche se non oscura – che sceglieva appunto di chiamarsi «prosa in prosa». Negli anni, gli interventi militanti si sono moltiplicati, con l’intento di fornire pezze giustificative sempre più solide all’operato di quella parte della produzione letteraria italiana che un po’ è riconducibile al “poetico”, un po’ (e forse sempre di più) si colloca in un campo definibile come “post-poesia” o come “ricerca”. Per fare questo, però, è sempre sembrato necessario non perdere di vista la miriade di tradizioni che giustificano la vitalità, oggi, della prosa in prosa e che magari ne spiegano anche la collocazione ai margini del sistema letterario italiano. Del resto, la concezione stessa di una non-poesia che si esprime con una forma / non-forma come la prosa comporta una serie di equivoci, che molto hanno a che fare con il fantasma o spettro dello storytelling: cioè con la tendenza odierna – e molto italiana – a dichiarare che «narrazione è tutto». Non solo: uno dei punti fermi del discorso di Giovannetti (in polemica con certe tentazioni “narrative”) è ricordare che dietro la prosa in prosa occhieggiano almeno due secoli di scritture che hanno negato la metrica tradizionale, tuttavia sempre evocandola di sbieco. Davvero, non si possono leggere certi testi senza udirne il ritmo che si sono lasciati alle spalle.
Paolo Giovannetti (Milano, 1958) insegna Letteratura italiana contemporanea presso l’Università IULM di Milano. Studia la poesia italiana dall’Ottocento a oggi; si occupa di metrica e narratologia. Nel 2021 per i tipi di Biblion Edizioni ha pubblicato “The Lunatic Is in My Head”. L’ascolto come istanza letteraria e mediale.
