Pubblicato da Biblion Edizioni nel primo anniversario della scomparsa del professore, il volume raccoglie, secondo il modello tradizionale dei festschriften, i contributi con cui amici e colleghi hanno voluto celebrare Giovanni Brancaccio, fondatore e titolare fino al 2019 della cattedra di Storia moderna e contemporanea nell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara.
La Storia per Brancaccio non era strumento di pura erudizione, ma anzitutto una scienza che aiuta a individuare campi di tensione, natura e caratteri dei rapporti sociali per orientare la comprensione di aspetti e problemi all’interno di un orizzonte storico determinato, scevro da tecnicismi schiacciati su un “eterno” presente sprovvisto di corretta cognizione del passato e di visione prospettica: un lascito culturale e morale fondamentale per quanti lo hanno conosciuto e frequentato, apprezzandone le straordinarie qualità umane e professionali.
Con saggi di Luigi Alonzi, Salvatore Barbagallo, Francesco Barra, Angelo Bianchi, Giuseppe Cacciatore, Marcella Campanelli, Orazio Cancila, Rossella Cancila, Giuseppe Caridi, Elisa Novi Chavarria, Maria Ciotti, Giuseppe Cirillo, Cinzia Cremonini, Antonino De Francesco, Rosa Maria Delli Quadri, Eugenio Di Rienzo, Marco D’Urbano, Vittoria Fiorelli, Egidio Ivetic, Antonio Lerra, Mirella Vera Mafrici, Silvia Mantini, Nicoletta Marini d’Armenia, Luigi Mascilli Migliorini, Francesco Mineccia, Aurelio Musi, Maria Anna Noto, Giuseppe Patisso, Carla Pedicino, Guido Pescosolido, Claudia Pingaro, Giuseppe Poli, Elena Riva, Giulio Sodano, Alfonso Tortora e Marco Trotta.
I curatori
Salvatore Barbagallo è professore di Storia moderna nell’Università del Salento, dove svolge ricerche di storia sociale, religiosa, economica e demografica in età moderna. Per i tipi Biblion ha pubblicato Commercio, potere e territorio. Gli imperi al tempo della pace di Nimega (Milano, 2020) e curato, con Marco Trotta, Giuseppe Galasso storico e uomo delle istituzioni (Milano, 2021).
Luigi Mascilli Migliorini, accademico dei Lincei, è professore nell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, dove insegna Storia moderna e Modern Global History. Tra i maggiori studiosi dell’età napoleonica e dell’Europa romantica, ha di recente sviluppato interessi didattici e di ricerca sulla storia del Mediterraneo nelle sue connessioni con lo spazio atlantico.
Marco Trotta è professore nell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, dove insegna Storia moderna e contemporanea e Storia del Mediterraneo. Per i tipi Biblion ha pubblicato Il Mezzogiorno nell’Italia liberale. Ceti dirigenti alla prova dell’Unità (1860-1899) (Milano, 2012), Nel Mezzogiorno moderno. Il contado di Molise: politica, economia e società (secoli XVI-XVIII) (Milano, 2017); ha inoltre curato Francesco De Sanctis tra storia e memoria. Sulla Giovinezza, edizione critica di Giovanni Brancaccio (Milano, 2020) e, con Salvatore Barbagallo, Galasso storico e uomo delle istituzioni (Milano, 2021).