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Da grande fabbrica agricola a cielo aperto a sparsa e diversificata fabbrica fordista, a sofisticato e congestionato network post fordista della logistica, dell’intermodalità e del settore terziario in generale. Da territorio prevalentemente rurale costellato di villaggi e cascine isolate a impressionante continuum urbanistico intessuto di palazzi-alveare, centri commerciali e poli logistici, attraversato da grandi infrastrutture di portata nazionale e internazionale. Dove tuttavia resistono ancora ampi spazi verdi, zone umide, acque correnti e “risorgive”, sentieri campestri e vie alzaie, ruralità. La Martesana o Est Milanese, zona che comprende città del peso di Cologno Monzese, Segrate, Cernusco sul Naviglio, Vimodrone, Pioltello, Cassina de’ Pecchi, Gorgonzola, Melzo e Cassano d’Adda e che rappresenta oltre un quarto della Città metropolitana di Milano, tra il 1840 e il 2022 si sviluppa e si modernizza come poche altre aree d’Italia, pagando un prezzo altissimo in termini di consumo del territorio, delle risorse e della tradizione. Nell’età contemporanea si dota gradualmente di uno dei più efficienti sistemi di comunicazioni stradali e ferroviarie del continente europeo, portandolo però al collasso verso la fine del XX secolo. Si dimostra un incessante laboratorio di esperienze politiche e sociali, capace di esprimere sentimenti moderati e spinte critiche e antagonistiche e, in fasi storiche diversissime tra loro, importanti protagonisti di primo piano della politica italiana, come il ministro fascista Emilio De Bono e i ministri repubblicani Camillo Ripamonti e Claudio Martelli. La “piccola storia” di questa vitalissima microregione della Lombardia attraverso uno dei periodi più complicati e affascinanti si riconnette per mille fili alla “grande storia” italiana ed europea. Oggi, altri fili la legano all’economia e alle politiche di gran parte del pianeta.

Vincenzo Sala (Vaprio d’Adda, 1965) è uno dei più conosciuti specialisti di storia territoriale e di storia industriale della Lombardia. È stato, dal 1986, corrispondente, redattore e caporedattore di diversi periodici lombardi. Oltre al reportage di storia economica L’Ingegno e le Opere. Esperienze di produzione nel Milanese (Jaca Book, 2005, prefazione del sociologo Aldo Bonomi) e alla prima storia di una polizia provinciale scritta in Italia (Un secolo e quarant’anni di vigilanza, 2008, prefazione di Filippo Penati, presidente della Provincia di Milano) ha pubblicato, coordinato o curato, dal 2002, una decina di monografie storiche di ambito lombardo e anche alcuni saggi su argomenti specifici, quali lo studio Patrioti, Militari, Garibaldini. Il Risorgimento in Martesana 1848-1870 (2022). Dal 2017 si occupa di storia dell’industria scrivendo, insieme ad altri autori, per conto di Enel Green Power le ricostruzioni storiche ufficiali sui distretti idroelettrici italiani nel quadro della collana “Fabbriche di luce”; in questo contesto ha pubblicato i volumi Le turbine degli Sforza (2017, 2018, sul Basso Ticino), Nella pietra e nel ghiaccio (2019, sulla Val Camonica), Acque orobiche (2022, sulle valli Brembana, Seriana, Taleggio e Goglio). Ha contribuito con un saggio al volume collettivo Ponte di energia (2017, sul principale impianto idroelettrico della città di Roma, Castel Giubileo). Ha tenuto più volte e in più località incontri, seminari e conferenze sulla storia dell’Est Milanese e dell’Adda Milanese.

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